AUDIOLIBRI, SPAGHETTI HORROR E HORROR RURALE PIEMONTESE

Qualche tempo fa ho letto un articolo sul Giornale della Libreria intitolato: “su Spotify arrivano gli audiolibri”.
Leggendolo mi si è accesa una luce nella testa.
L’audiolibro è un tema a cui tengo particolarmente; ho sempre saputo della loro esistenza, sfogliato i cataloghi. Li ho trovati una grande invenzione per chi soffre di dislessia o ha altri problemi con la lettura, le scene nei film dove il protagonista sceglieva una cassetta e la faceva partire nella radio dell’auto, ascoltandosi il libro durante il viaggio, sono quelle che preferisco e ricordo con piacere.

Ascoltare un libro, ma che bella cosa è?
Eppure, nel mio io, mi sono sempre limitata a questo: lodare la loro esistenza.

Spotify ha lanciato un catalogo con più di 30 mila titoli, per “soddisfare le esigenze di ascolto di tutti”.
Parlando di cifre, è stato riscontrato un aumento del 25% rispetto al 2020, a livello europeo gli audiolibri superano gli e-book con il 12,6% (restano in testa il libro a stampa), stanno sbarcando in 19 paesi africani con storie di autori africani raccontati da voci africane e, in Italia, è stata segnata una crescita dell’11%.


Tra le più famose e ricche piattaforme troviamo Audible. Questa presenta un catalogo sostanzioso di diversi generi letterari, libri di autori emergenti e non, riviste e quotidiani in formato audio.
Su questa piattaforma, Vizi Editore ha pubblicato una serie di audiolibri intitolata Spaghetti Horror, scritta da Christian Sartirana e pubblicata con Vizi Editore.
Di questo autore avevo già parlato in un articolo dove recensivo uno di questi 4 audiolibri (la serie è composta da 4 opere, appunto), Il Mostro.
Ho deciso di direzionare il discorso degli audiolibri su questa raccolta perché è stato proprio grazie alla collaborazione con Christian che sono passata dal adulare gli audiolibri, a iniziare ad ascoltarli.
Direi che sono stata molto fortunata: i suoi testi sono stupendi, la scelta stilistica e gli aggettivi utilizzati conferiscono alle immagini raccontate il potere di materializzarsi nella mente degli ascoltatori.

Spaghetti Horror  è una raccolta di 4 storie del brivido, ambientate nelle campagne piemontesi (e qua darei già un 10 per l’originalità), raccontate con musiche e suoni.
Sono come dei monologhi, dei ricordi del protagonista raccontati al suo interlocutore, del quale non sentiremo mai la voce. Questa è una qualità che permette all’ascoltatore di immedesimarsi in questa persona, diventare il diretto interessato nel dialogo.
Durante l’ascolto sarà impossibile non esclamare durante una scena cruda e sanguinosa (e ce ne saranno, sempre), oppure scoppiare a ridere nell’ascoltare espressioni divertenti che ti ricordano quelle terre, quei luoghi. Il tutto magari mentre sei a passeggio e ascolti il tutto con le auricolari, passando per una povera pazza, ma felice. 

Tutte le storie sono ambientate nella campagna piemontese -per questo chiamate anche Horror rurale piemontese-; attraverso le parole dei protagonisti l’ascoltatore ritroverà la verità di quei luoghi, i modi di fare e di parlare dei suoi abitanti, strappandoti un sorriso per l’autenticità di quella quotidianità un po’ perduta.

Per chi conosce già Christian Sartirana sa già di andare sul sicuro, per chi non lo conoscesse, è uno scrittore horror piemontese, molto apprezzato nel suo ambito (e lo posso confermare), autore anche della collana audio Spaghetti horror. La sua scrittura è originale, ben congeniata per il genere trattato. Sa dove andare a punzecchiare il lettore, sceglie aggettivi raccapriccianti in modo da far immergere a capofitto l’ascoltatore nell’orrore di alcune scene.
Non deve essere facile riprodurre luoghi, ambientazioni, personaggi con il solo raccontato, senza rischiare di annoiare il pubblico.
Descrive accuratamente le sensazioni olfattive, visive e uditive nelle scene in cui l’esigenza lo richiede.

Ma entriamo nel dettaglio e andiamo a scoprire questa racconta horror rurale:
La prima, Il Mostro, la potete trovare in questo articolo scritto in precedenza.


https://www.ilariavilla.it/2022/08/05/il-mostro-audiolibro-audioracconto/

NELLA PANCIA DELLA SCROFA


Potrebbe essere letto come la classica storia raccontata da un nonno al nipote acquisito, “peccato” che come personaggi ha un ricco viziato, il Teresio e la sua scrofa assassina.
Al nonno piace andare nei boschi con il suo cane, Oliver a trifole, e lo fa anche quel giorno, con al seguito il nipote. A differenza degli anni che ha nella storia, ora è anziano e ha bisogno di fare una pausa. Ne coglie l’occasione per raccontare una storia, ma una di paura, sia bene chiaro.

L’ambientazione è quella rurale piemontese degli anni ‘70/’80, nella storia il nonno torna giovane e incontra il Mossi, un ricco figlio vizia che veniva da fuori, solo e annoiato. Uno stronzo di prima categoria agli occhi di tutti, tranne che del protagonista.
Sotto suo consiglia inizia ad andare a tartufi, comprando il miglior cane, iscrivendosi a gare e qualificandosi terzo. Un ottimo traguardo per essere la sua prima volta, ma la felicità che trasmetteva era come se uno stormo di uccelli avesse appena cagato sul parabrezza della sua bella Alfetta.
Qualcuno, alla Proloco, si lascia sfuggire un consiglio fuori luogo, come quello di prendersi un maiale, come aveva fatto il Teresio.

Chi è il Teresio? Uno spauracchio per far andare a dormire presto i bambini e stare lontani dai boschi.

Nella sua terra non ti avventurare, se a casa intero vuoi ancora tornare. Il Teresio Durando sarà anche schiattato, ma giù all’inferno non è mai arrivato, e se dentro il suo bosco ti farai vedere, manderà Castagna a mangiarti il sedere.

Ah, Castana era la sua scrofa per tartufi ed è stata lei ad ucciderlo. Era avida di tartufi, li trovava ma non era molto incline a compartirli.

La narrativa di questa storia è grezza, giusta per il timbro scelto, per come deve essere raccontato lo sfogo di un uomo anziano.

Ottima la scelta della lunghezza dei dialoghi (il racconto è suddiviso di 5 capitoli) come quella degli aggettivi, ambientazioni e le similitudini.

Sudario di ragnatele, ronzio di così tante mosche da non far sentire l’abbaio dei cani, occhi bianchi come la pancia di un pesce. Geniali.

Questo racconto ha comunque un qualcosa da insegnare, l’avidità è il tema principale e su cui si snoda la storia e tutte le azioni.

Ascoltare è l’unico modo di imparare qualcosa in questo mondo bastardo.

[clicca qua per visualizzarlo]

NELLA VIGNA


Anche questo racconto è ambientato nella realtà piemontese e la storia è sempre un dialogo, monologo per precisione, del protagonista rivolto a un giovane torinese.

Qualcosa che non va secondo natura, è questa la sensazione che ispira quella vigna.

Anche il nonno del protagonista, che al tempo della storia, è un bimbo cicciottello, lo mette in guardia da quelle vigne.


Troppo vecchie per dare ancora tutta quell’uva, robusta e forte rispetto alle altre che si ammalano sempre.

Il misfatto avviene un giorno di fine settembre: il protagonista bambino, a causa di un tempaccio nero, decide di tagliare per il vigneto dei Masoero mentre sta tornando nella sua cascina in bicicletta.
La casa era lì che lo aspettava per proteggerlo dalla cosa secca e fangosa tra i tralici di vite.
Lo proteggerà, vero?

I tralici sono vivi e palpitanti e sputano una bava gialla dai grappoli, che penzolano come cadaveri.

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IL NIDO DELLA MASCA


Questa volta il monologo del protagonista è impostato come un interrogatorio, anzi, lo è a tutti gli effetti.
Le masche sono i nidi delle streghe nella tradizione piemontese.

La scienza non ha tutte le risposte. Esistono zone d’ombra nella realtà che viviamo dove la luce della ragione umana è appena un fiammifero accesso nella notte dell’universo e nascoste in quella oscurità ci vivono delle cose terrificanti e affamate.

Le scene si fondono con il mondo esoterico; la storia è più introspettiva, il male non ha un volto come negli altri tre racconti, solo forme, ombre e rumori.
Mi sento di affermare che Il nido della masca è il più tetro e oscuro dei quattro racconti che compongono la raccolta Spaghetti Horror.

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Potete trovare la raccolta dal sito di Vizi editore

https://www.vizieditore.it/shop/

Oppure sulla piattaforma Audible

https://www.audible.it/search?keywords=christian+sartirana&ref-override=a_search_t1_header_search&k=christian+sartirana&crid=1LCBSV6SCLLS7&sprefix=spaghetti+horchristian+sartirana%2Ceu-audible-it%2C177&i=eu-audible-it&url=search-alias%3Deu-audible-it&ref=nb_sb_noss

Buon ascolto.