LA LETTERATURA HORROR, LA SUA STORIA E CARATTERISTICHE
I mostri più spaventosi sono quelli che si nascondono nelle nostre anime.
E. A. Poe
La paura e il terrore nella letteratura sono presenti dai tempi più antichi, ma se si vuole dare una sorta di grado temporale, li si può collocare durante l’800, in comitanza con il romanticismo.
Durante questo periodo storico, il genere horror nasce in contrapposizione all’illuminismo e alla sete di conoscenza e razionalità.
Ma perché siamo così attratti da ciò che ci fa paura?
Non è facile rispondere a questa domanda ma, analizzandola sotto una luce scientifica, si può dichiarare che la paura è un’emozione primaria di difesa che provoca un senso di insicurezza, smarrimento e ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario. Ha una funzione positiva in quanto segnala uno stato di emergenza e prepara la mente e il corpo a una risposta. In pratica, adrenalina alle stelle.
Se poi queste emozioni le si andranno a sperimentare in un luogo sicuro, consci che il terrore e tutto ciò che lo circonda è intrappolato tra le pagine di un libro, il gioco è fatto (concetto del sublime “l’orrendo che affascina”, “ciò di più terrificante produce la più forte emozione che l’animo sia capace di sentire”, con la consapevolezza della distanza che separata il soggetto dall’oggetto. Cosa importante, questo sentimento di paura non deve essere vissuto in prima persona, perché, da sublime, si trasformerebbe in paura vera e propria).
Sono tante le scuole di pensiero che provano da anni a dare una risposta a questa domanda, senza trovare un punto d’incontro.
Il genere letterario dell’orrore deve ringraziare gli autori gotici del ‘700. La gente è affascinata dal mistero, l’ignoto, l’irrazionale, l’occulto e il gotico nasce per soddisfare questi bisogni (oltre che a contrapporsi con le rivoluzioni scientifiche e industriali).
Nel 1796 questo genere letterario subisce una svolta con la pubblicazione de Il monaco, di Matthew G. Lewis, un’opera con forti tratti horror, macabri e perversi. Questo romanzo farà da collante tra il genere gotico e quello dell’orrore: le ambientazioni quali abazie, sotterranei e castelli, giovani fanciulle da salvare e la componente religiosa lo inseriscono senza ombra di dubbio nel primo genere, ma l’elemento sovrannaturale presente non viene spiegato (caratteristica dell’horror) e c’è una forte focalizzazione sulla sessualità e le sue perversioni.
Gli autori gotici furono in prevalenza inglesi a differenza di quelli dell’orrore, americani per lo più. Appunto per questo motivo dovremmo spostarci in America, a inizio ‘900, per dare il benvenuto al suo capostipite e congiunzione tra i due generi: Edgar Allan Poe.
Poe con le sue opere introduce elementi innovativi del terrore, indagando sulla psiche umana, la follia, il tema del doppio e dell’ambiguità.
Altri autori affrontarono questi temi nelle loro opere, conquistandosi un posto d’onore nel genere come Mary Shelley con il suo Frankenstein e Robert L. Stevenson con Lo strano caso del dottor Jekill e mister Hyde.
La peculiarità di Poe è la sua capacità di destreggiarsi con le sue opere in molteplici elementi che caratterizzano il genere: la psiche come follia ne Il cuore rivelatore, oppure la morte con La maschera della morte rossa, ma anche esseri sovrannaturali (poco presenti nei suoi racconti) come fantasmi ne Ligeia.
Il fantasma e le ghost stories si muovono e mescolano alle storie dell’orrore, condividendo le radici nel romanzo gotico.
Siamo nel periodo fine ‘800 inizio ‘900 e autori come Henry James con Giro di vite (romanzo capolavoro e precursore del genere), Washington Irving con La leggenda di Sleepy Hollow, Conan Doyle (creatore di Sherlock Holmes ma autore anche di diversi racconti dell’orrore) e Algernon Blackwood (pioniere del Fantasy) hanno lasciato un segno nella letteratura gettando le basi per questo nuovo genere seguendo la scia di Poe.
La maggior parte di tutte queste opere citate sono romanzi brevi o racconti; erano queste le forme in cui si presentava l’horror sino ai primi del ‘900. Stoker con il suo Dracula inaugura il primo romanzo dell’orrore.
In quello stesso periodo entra in gioco Lovecraft e l’horror si evolve a un nuovo livello di paura: l’ignoto.
Gli archetipi che terrorizzano le notti dei lettori, come il vampiro, i demoni, streghe, zombi, mostri e scienziati pazzi vengono abbandonati, non fanno più paura, e lasciano spazio all’inconscio, mondi immaginari. Ci si immerge a capofitto nell’orrore con aggettivi truci e raccapriccianti, descrizioni precise, olfattive, visive e uditive.
Sempre nei primi anni del ‘900 è il periodo delle pulp magazine, riviste economiche ricche di racconti che hanno ospitato grandi autori. Weird Tales è la più famosa ed è colei che ha pubblicato i racconti di Lovecraft.
Dopo Lovecraft numerosi, differenti e validi autori si sono susseguiti, evolvendo e creando sottogeneri dell’orrore.
ELEMENTI E CARATTERISTICHE DEL GENERE HORROR
L’horror vuole suscitare emozioni di paura, terrore, e tensione, creata da tutti quegli elementi che lo caratterizzano, come esseri immaginari mescolati alla realtà, ambientazioni oscure, tetre, assenza di spiegazioni della componente sovrannaturale risulta piacevole per le persone amanti del genere.
La scelta delle ambientazioni è fondamentale; come scenografia dell’intera storia, deve anch’essa suscitare ansia, paura. Posso essere buie, enigmatiche, in luoghi desolati e tetri.
La narrazione, per la maggior parte delle volte, è in prima persona: questo espediente aiuta il lettore a immedesimarsi e rendere il tutto più reale.
Anche i dettagli hanno la loro importanza: più sono raccapriccianti, più devo essere descritti con cura.
La padronanza del ritmo narrativo distingue un autore horror da tutti gli altri: in questo genere accelerare o rallentare il tempo in determinate scene è essenziale per creare i famosi momenti di suspense, paura.
I dialoghi fanno sì che una scena si svolga nello stesso tempo della sua durata reale, durante le descrizioni il tempo è pari a zero e si possono fare dei salti di interi periodi per non annoiare il lettore o stimolare la sua curiosità.
Infine la trama. Non deve essere troppo complicata, mi focalizzerei di più sulla originalità, sfruttando gli elementi sopra indicati.
Leggendo Filosofia della composizione e altri saggi, di E.A. Poe, si può notare quante domande si pone l’autore prima di comporre la sua opera, come tracci una sua scaletta mentale prima di lasciar libero sfogo alla penna.
“ Degli innumerevoli Effetti, o Impressioni, di cui è suscettibile il cuore, o l’intelletto, o più genericamente la mente, quale mi conviene scegliere in questo caso?”
Dall’800 fino ai tempi nostri, sono tanti gli scrittori che hanno segnato, reso immortale e arricchito il genere horror. Di seguito alcuni titoli che mi sento di suggerire (sono solo un briciolo di quelli pubblicati):
Ma non è una caccia. È una danza. E ogni tanto in quella sala da ballo spengono le luci. Ma danzeremo lo stesso, voi e io. Anche nel buio. Specialmente nel buio.
Posso invitarvi?
Stephen King, Danse macabre
Il Monaco, Matthew G. Lewis (romanzo precursore dell’horror);
Frankenstein, Mary Shelley (in bilico tra il gotico e la fantascienza. In questo romanzo non si troveranno fanciulle da salvare o fantasmi ma, al loro posto, luoghi lugubri);
Giro di vite, Henry James (una narrativa che ha avuto e ha tutt’ora una grande influenza);
The haunting of Hill house, Shirley Jackson (viene trattato il tema delle case infestate);
Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hide, Robert L. Stevenson (tema del doppio);
I salici, Algernon Balckwood (precursore del fantasy, racconto preferito da Lovecraft);
Tutti i racconti del mistero, dell’incubo e del terrore, Edgar A. Poe (impossibile sceglierne uno);
Ciclo dei sogni, H.P. Lovecraft (consiglio personale, la mia raccolta preferita);
Dylan Dog (parlando di orrore, non potevo non citare il detective dell’horror più famoso);
Zothique, Clark A. Smith;
Le cronache fantastiche, volume II I fantasmi, Dino Buzzati (una raccolta postuma meravigliosa);
Misery, Stephen King (ho letto molti dei suoi libri e sempre resto scioccata dalla crudeltà di alcune scene, ma con questo libro ho provato ansia pura già dalla prime pagine)
Come già anticipato, questi libri sono una piccolissima parte di quelli che compongono il genere horror e tutti i suoi sottogeneri createsi negli anni, ma sicuramente costituiscono le basi.
Arrivati a questo punto posso solo augurarvi una buona lettura, e ricordatevi di lasciare accesa una lucina, così, per scrupolo.